Solo per fare il pretest della dr0g4 la polizia non deve dare motivazioni. Invece per i test salivari, le analisi del sangue o delle urine, l’art. 187 (comma 2-bis e comma 3) stabilisce che vi sia o la positività al pretest o un ragionevole motivo.
Il ragionevole motivo potrebbe essere un incidente, una condotta di guida pericolosa, gli occhi rossi e il comportamento alterato, il tentativo di fuga allo stop degli agenti di polizia
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Il nuovo DDL SICUREZZA contiene una misura per mandare in carcere le borseggiatrici incinta. Sei a favore o no? #legge #ddlsicurezza #borseggiatrici #furto #rapina #reato #carcere
Femminicidio" non è più solo la parola usata per indicare la morte violenta di una donna, ma diventa anche "una autonoma fattispecie penale", ovvero un reato specifico punito con il massimo della pena: l'ergastolo.
Arriva dal Consiglio dei Ministri il via libera al disegno di legge per l'introduzione del delitto di femminicidio e altri interventi normativi per il contrasto alla violenza nei confronti delle donne e per la tutela delle vittime, alla vigilia dell'8 marzo, giornata internazionale della donna.
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Il cuscino da viaggio non è contemplato nella lista degli oggetti che non si possono portare a bordo e quindi, se non supera le dimensioni massime consentite (questo si può controllare sul regolamento della compagnia aerea con cui si viaggia), ogni passeggero può portarlo con sé, insieme al proprio bagaglio a mano.
Mettere oggetti nel cuscino da viaggio è legale? Sì, a condizione che si tratti di oggetti consentiti a bordo, e non vietati. Le modalità di imbarco di passeggeri e bagagli sono sempre decise dalle autorità aeroportuali e dalle compagnie di volo. Perciò prima di decidere cosa mettere dentro al cuscino è sempre bene consultare il regolamento dell’aeroporto di partenza e quello della propria compagnia aerea, tenendo presente che anche il cuscino è soggetto ai normali controlli del personale di terra e deve passare attraverso il metal detector.
Quindi, rispettando queste condizioni è lecito sostituire l’imbottitura interna del cuscino con i propri vestiti e con la biancheria, e così alleggerire il peso del bagaglio a mano, per tenerlo entro il limite di peso consentito. Chiaramente, non bisogna esagerare: si possono tranquillamente utilizzare i cuscini da viaggio in comune commercio, scegliendo tra i tantissimi modelli disponibili, ma non si può, ad esempio, cercare di portare a bordo un enorme cuscino da divano trasformato in un armadio ambulante. Un maxi cuscino del genere non può essere imbarcato nel vano passeggeri, a prescindere dal contenuto, perché eccederebbe le dimensioni massime consentite per i bagagli a mano e creerebbe ingombro e ostacolo ai movimenti delle persone in cabina.
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Il Parlamento europeo ha dato ieri il suo appoggio al piano ReArm Europe presentato a grandi linee dalla Commissione europea all’inizio del mese. In una risoluzione non vincolante, i deputati hanno chiesto concrete misure per avviare «sforzi realmente innovativi» e azioni «simili a quelle utilizzate in tempo di guerra», tra cui nuovo debito in comune. L’iniziativa giunge mentre Bruxelles deve presentare la settimana prossima un atteso Libro Bianco dedicato alla difesa.
La risoluzione è stata approvata con 419 voti a favore, 204 contrari e 46 astensioni. Il testo è passato con i voti dei popolari, dei socialisti, dei verdi e dei liberali.
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LICENZIATO A VOCE? NON FARE MAI QUESTO ERRORE!
Ma se il vostro datore di lavoro vi dovesse licenziare verbalmente, dicendovi di non farvi più vedere cosa dovete fare? Uno di voi mi ha chiesto: e se prendo qualche giorno di malattia in modo da valutare il da farsi? Ecco un errore che non dovete mai commettere.
Chiariamo innanzitutto che un licenziamento verbale è nullo. È come se non fosse mai stato intimato. Quindi, se il licenziamento non c’è, non potete restare a casa: dovete andare a lavoro. E se non vi fanno entrare, registrate. E se il capo non vi dà mansioni e vi lascia su una sedia, meglio ancora: registrate perché è demansionamento o peggio mobbing. E poi vi devono risarcire. Invece, non presentandovi al lavoro fate il gioco del datore che potrebbe licenziarvi poi per assenza ingiustificata. E non solo. Se mandate un certificato medico come molti fanno, sarebbe un certificato medico falso. Quindi se vi arriva la visita fiscale dell’INPS e non vi trova può scattare il licenziamento, se vi trovano fuori casa a fare attività incompatibili con la malattia vi licenziano anche e se viene il medico dell’INPS che vi trova in perfetto stato di salute, vi contestano la veridicità della malattia e vi licenziano anche. Insomma, passate dalla parte della ragione a quella del torto. Molto meglio tornare a lavoro, attendere se mai verrà la lettera di licenziamento e poi contestare quella entro 60 giorni.
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SEQUESTRATI GLI AUTOVELOX APPROVATI MA NON OMOLOGATI
Ipotizzati i reati di frode in pubbliche forniture e falso per induzione il legale rappresentante della casa produttrice: procedure distinte, le oscillazioni della giurisprudenza non sono una scusante
Sì al sequestro preventivo degli autovelox approvati ma non omologati. Per il legale rappresentante dell’impresa produttrice, infatti, si configura il fumus dei reati di frode in forniture pubbliche e falso per induzione perché i contratti di noleggi con i Comuni parlano di apparecchi «omologati» dal ministero della Infrastrutture, mentre i dispositivi “incriminati” risultano soltanto «approvati» dalla direzione generale per la Sicurezza dei trasporti: le due procedure sono distinte anche in base al dato testuale degli articoli 142, comma sesto, Cds e 345, secondo comma, del regolamento di esecuzione Cds. Le oscillazioni della giurisprudenza di merito, bloccate dalla Cassazione civile con la sentenza n. 10505 del 18/04/2024, non giustificano l’ignoranza della legge penale. È quanto emerge da una sentenza pubblicata il 14 marzo 2025 dalla quinta sezione penale della Suprema corte sentenza 10365, sezione Quinta del 14-03-2025
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MASSIMO 4 MULTE: INTRODOTTO IL NUOVO LIMITE
Laddove la violazione consistesse in un pagamento insufficiente (quando si paga fino a una certa ora e si torna a riprendere il veicolo dopo quell’ora), si apre un calcolo forse non semplicissimo: qualora il superamento fosse avvenuto entro il limite del 10%, non si applicherà alcuna sanzione; se il superamento fosse superiore al 10%, ma inferiore al 50% del periodo di tariffa corrisposta, si applicherà una sanzione ridotta del 50%, mentre in caso di superamento del 50% la sanzione verrà applicata nella sua interezza.
Inoltre, nei casi di applicazione della sanzione, intera o ridotta, la stessa sarà maggiorata di un importo corrispondente all’intero giorno di calendario relativo all’accertamento della violazione.
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ANCHE L’UOMO È VITTIMA DEL PATRIARCATO
Festa del Papà. Ma per molti padri separati, oggi, c’è poco da festeggiare!
Anche il padre è vittima del patriarcato
Il patriarcato danneggia non solo le donne relegandole al ruolo di unico genitore “adatto” …ma emargina anche il padre, trasformandolo in un bancomat e privandolo della relazione con i figli
Molti padri separati sono costretti a lasciare la casa familiare, pagare il mutuo, mantenere l’ex moglie e vivere in affitto, spesso con grandi sacrifici economici e personali.
Più del 95% delle separazioni in Italia non prevede un affido condiviso equo. L’Italia è tra gli ultimi paesi industrializzati per il rispetto del diritto alla bigenitorialità.
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e l’Assemblea Europea hanno più volte sollecitato l’Italia a garantire la bigenitorialità. Ma nulla è cambiato
Sacrificare il lavoro per vedere i figli o rinunciare ai figli per lavorare e pagare? È il dilemma di troppi padri separati
Il patriarcato danneggia tutti
Gli stereotipi di genere relegano le donne alla cura e gli uomini al sostentamento. Questo sistema non solo limita l’emancipazione femminile, ma distrugge la figura paterna.
Non ‘padri bancomat’, ma padri. I figli hanno bisogno di entrambi i genitori.
Tribunali fermi a vecchi schemi. Madri = cura, padri = assegno. É ora di cambiare.
Figli orfani con genitori in vita
I minori diventano inconsapevoli vittime, privati di una relazione equilibrata con entrambi i genitori. Questo ha gravi ricadute sul loro benessere psico-fisico.
Festa del Papà: una lotta per i diritti
Celebriamo i padri, ma non dimentichiamo chi lotta per essere presente nella vita dei propri figli. La bigenitorialità non è un privilegio: è un diritto umano. È ora di agire.
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Dirigente pubblico senza concorso (se ti promuove il capo): la riforma del pubblico impiego con il Ddl Merito
Il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo: «Introdurremo un sistema che dia la possibilità al dirigente di proporre un proprio collaboratore per le qualifiche dirigenziali»
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